alberi e servizio giardini

Tragedia a Viareggio
I ferrovieri accusano "Si pensa solo all'Alta Velocità"
"il trasporto ferroviario è un servizio complesso in cui anche il più piccolo incidente o guasto, può determinare immani tragedie e come tale va analizzato e preso, sempre, nella massima considerazione. Rinnoviamo la più ferma critica al gruppo dirigente delle Ferrovie che ha dirottato risorse e tecnologia sul servizio 'luccicante' dell' alta velocità lasciando che il resto del servizio ferroviario, in particolare merci e pendolari, deperisse sia in termini di qualità che di sicurezza".
basta grandi opere
basta con le manie di grandezza
consolidiamo e mettiamo in sicurezza quello che abbiamo

ottime riflessioni di Manuela sulle amministrazioni ottuse:
Manca la cultura e manca pure la consapevolezza di avere in
dote dei gioielli irripetibili trattandoli come chincaglierie
carnevalesche.
Anche la qualità è un bene da tutelare, anche la fatica fatta per
raggiungere un luogo di particolare bellezza ha il suo senso, anche il
rispetto delle bellezze naturali e artistiche porta più soldi e meno
mafie. Lo si vede a Roma dove c’è l’arrembaggio al turista, dove si
moltiplicano i “fast-pizza-food”, dove salgono alle cronache mondiali i
conti astronomici rifilati ai turisti giapponesi…
Questa secondo alcuni, molti, è la via breve per mandare avanti una
certa economia; Roma è ormai un casino e lo è proprio nelle sue parti
più significative, nelle sue più belle piazze adesso trasformate in un
bailamme di tavolini e camerieri adescatori, e stendo un pietoso velo
su quello che è il cibo offerto: avvicinandosi, l’odore dominante è
dovunque un cattivo “aglio e oglio” che disgusta anche a chi gli piace.
Mi scuso per questa digressione romana, ma credo che i criteri
informatori del sedicente sviluppo e “valorizzazione” siano sempre gli
stessi, e duole che siano intaccate delle realtà ancora quasi integre e
preziose.”
M.M.

noraneko ha scritto:

continuano anche ad agosto
che pena
http://roma.repubblica.it/dettaglio/viale-trastevere-potature-d%C2%B4agosto-l%C2%B4esperto:-non-e-la-stagione-giusta/1693549

Che dire?

che fare?

mandare i tecnici del comune a scuola in altre città estere per imparare come si gestisce al meglio il problema della messa in sicurezza degli alberi?

Kaonashi ha scritto:

... imparare come si gestisce al meglio il problema della messa in sicurezza degli alberi?

manu ha scritto:

A Piazza di Siena non c'è più la Discoteca!!! Visto stamattina.

perchè è stata smantellata eppure non sono mancati ospiti illustri dal sindaco alemanno alla pivetti?
ho letto questo articolo , che tu hai citato su archiwatch
http://roma.repubblica.it/dettaglio/articolo/1685948

posare impalcature sull' apparato radicale di alberi monumentali è un attentato alla loro salute, così questi diverranno alberi insicuri e per metterli in sicurezza il servizio giardini li TAGLIERA'
come dire prendono due piccioni con una fava

Carta per la salvaguardia dei giardini storici
...Art. 14 - Il giardino storico dovrà essere conservato in un intorno
ambientale appropriato. Ogni modificazione dell'ambiente fisico che
possa essere dannosa per l'equilibrio ecologico deve essere proscritta.
Queste misure riguardano l'insieme delle infrastrutture sia interne che
esterne (canalizzazioni, sistemi di irrigazione, strade, parcheggi,
sistemi di custodia, di coltivazione, etc.).
...Art. 19 - Per natura e per vocazione, il giardino storico è un luogo tranquillo che favorisce il contatto, il silenzio e l'ascolto della natura. Questo approccio quotidiano deve essere in opposizione con l'uso eccezionale del giardino storico come luogo di feste. Conviene allora definire le condizioni di visita dei giardini storici cosicchè la festa, accolta eccezionalmente, possa esaltare lo spettacolo del giardino e non snaturarlo o degradarlo...
http://www.basae.beniculturali.it/opencms/export/BASAE/sito-BASAE/Contenuti_BASAE/Sezioni/Architetture/Giardini/visualizza_asset.html_681749581.html

Mandare mail, raccomandate r.r. e lettere agli organi competenti, dagli assessori e su, fino ai ministri competenti ossia Beni Culturali e Politiche agricole, con la CARTA PER LA SALVAGUARDIA DEI PARCHI STORICI.
Mandarla ai giornali, alla stampa tutta, a ogni mezzo di comunicazione.
Una forma di lotta.

hmm direi che la tutela dei beni culturali presuppone un minimo di cultura e sensibilità in chi la gestisce ..altrimenti anche al di là delle intenzioni si combinano pasticci e snaturamenti

http://www.tavani.it/home/nuovi-modelli-di-rifugio-per-topi-del-quartiere-trionfale
peccato: troppo tardi la presa di posizione dell'assessore tavani
perchè quando successe la "famosa" potatura al municipio XVII la competente segretaria mi rispose molto sgarbatamente per non parlare del servizio giardini

con manu abbiamo aperto questo account su flickr
http://www.flickr.com/photos/42344283@N05/
se avete immagini da postare siete i benvenuti

finalmente qualcosa si muove
http://roma.repubblica.it/dettaglio/strage-dei-platani-nasce-un-maxi-comitato/1720728

ho trovato questo sensato appunto che vi propongo:

I morti provocati dalle trombe d’aria ci ricordano che gli eventi estremi sono destinati a moltiplicarsi: il clima creato dallo spreco di combustibili fossili e dalla deforestazione porterà all’aumento degli uragani e delle alluvioni. In questo contesto bisogna ripensare all’idea della sicurezza evitando le trappole. Una, facile da intravedere, è considerare gli alberi un nemico da abbattere: per le amministrazioni pigre rischia di essere la via più semplice per evitare guai. Sarebbe un errore grave perché nel nuovo clima, se il rischio di crolli di rami o intere piante aumenta, gli alberi restano più che mai importanti: sono il nostro scudo contro i picchi di caldo torrido che non rappresentano solo un fastidio ma una concreta minaccia per le fasce più esposte della popolazione. D’altra parte. Non è una contraddizione insolubile. Basterebbe aumentare i controlli, rendere più efficiente il servizio di manutenzione, eliminare ciò che appare instabile, rimpiazzare gli alberi malati e aggiungerne di nuovi. Si farà?

il link se volete seguire questo blog è;
http://cianciullo.blogautore.repubblica.it/2009/10/13/ma-gli-alberi-restano-un-alleato-potente/

ma ci vuole lungimiranza da parte delle amministrazioni....qui a Milano si attendono gli alberi promessi da Claudio Abbado....vedremo...^^''

Kao sembra che sai fatta
mentre a roma continua lo scempio a milano FORTUNATAMENTE qualcuno è meno ottuso:
saranno piantati alberi in piazza Duomo in piazza Cordusio e in via Dante, fino al castello Sforzesco, se non ci saranno ostacoli tecnici, verranno inverdite anche via De Amicis, via Fiori Chiari, Porta Volta e viale Bligny.
Ci sono volute più di due ore di discussione per mettere fine alle polemiche degli ultimi mesi sugli alberi voluti dal maestro Abbado come contropartita per tornare a dirigere alla Scala. Seduti al tavolo della sala giunta di Palazzo Marino, oltre all’architetto Piano e al sindaco Moratti, anche l’assessore all’Arredo Urbano Maurizio Cadeo, quello ai Lavori pubblici Bruno Simini e il sovrintendente Alberto Artioli.

ottima cosa:-) , dato che il sottosuolo milanese è molto pasticciato speriamo però che la velocità di realizzazione non lasci a desiderare, so purtroppo quante volte tra le riunioni ed i fatti di acqua sotto i ponti ne passi a iosa^^'' certo che se ci avvicinassimo ai livelli di verde visibili nelle vecchie fotografie sarebbe già una buona cosa. Basti pensare che Corso Buenos Aires era tutta alberata, e il viale dei Giardini non era un viale dell'asfalto come oggi, Poi con la costruzione del metrò molte vie vennero sconvolte e in superficie venne lasciato solo l'asfalto , dato anche il livello poco profondo delle prime gallerie. Ora con i tratti profondi delle linee nuove 2 e 3 questo problema non si è ripresentato, ma gli sfregi lasciati dai primi cantieri non sono stati di fatto mai risanati Speriamo sia la volta buona ora