In Afghanistan sono ufficialmente cominciati i lavori di costruzione della ferrovia tra Mazar-e Sharif (nel nord) e Termez in Uzbekistan. L’idea della linea era nata 30 anni fa quando l’esercito russo invase il paese asiatico, ma poi non fu mai realizzata e a oggi i due stati confinanti sono collegati esclusivamente da un ponte su un fiume. Da qui la decisione di avviare il nuovo progetto, co-finanziato dal Giappone e dagli Stati Uniti con 165 milioni, uno dei più grandi in Afghanistan. Alla cerimonia di inaugurazione dei lavori hanno partecipato il governatore della provincia di Balkh (la capitale di Mazar-e Sharif), Atta Mohammed Noor; il presidente della Banca asiatica per lo sviluppo (Adb), Haruhiko Kuroda; gli ambasciatori Usa, giapponese, uzbeko e britannico a Kabul, rispettivamente Karl Eikenberry , Shogeryuko Hiroki, Parwiz Aliez e Sir William Patey; il comandante di Isaf, il generale Stanley McChrystal, e il responsabile regionale settentrionale (Rc-N) della missione Nato in Afghanistan, il generale Frank Leidenberger.
“Questa linea ferroviaria è un passo importante verso la crescita e l’indipendenza”, ha affermato l’ambasciatore Kuroda, enfatizzando che la ferrovia porterà notevoli progressi economici all’Afghanistan. A questo proposito, si prevede che verranno trasportati sui treni milioni di tonnellate di merci, che porteranno benefici a circa cinque milioni di persone. “Spero che nella mia prossima visita possa prendere il treno – ha aggiunto Eikenberry -, e non debba venire in elicottero”. I lavori prevedono in tutto la costruzione di un tratto su rotaie di 75 chilometri, che attraverseranno principalmente aree disabitate. Inoltre, ci saranno tre stazioni ferroviarie e altri stop durante il percorso.
fonte: http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1133637