incontro con UMEWAKA Naohiko

11 marzo ore 20.00
presso l'TJF
http://www.jfroma.it/homepage.htm
IL TEATRO NOH
a cura di Naohiko UMEWAKA
Maestro di teatro noh della scuola Kanze e docente presso
la Shizuoka University of Art and Culture, Umewaka Naohiko
è il nipote del leggendario Umewaka Minoru, colui che nel
1868 salvò il noh dal pericolo di estinzione. Come nella tradizione
del suo lignaggio familiare, che vanta 600 anni di dedizione
istrionica a questo genere teatrale,
Umewaka Naohiko ha cominciato a recitare in pubblico fin dall’età di
3 anni e già a 9 anni lo si ricorda come attore professionista
nell’opera Tsuchigumo. Nel suo incontro con il pubblico in
Italia, Umewaka illustrerà le origini, la storia e i principi del
teatro noh, attraverso una articolata dimostrazione pratica
che renderà più comprensibili la gestualità e i canoni espressivi
di questa forma d’arte risalente al XIV secolo.

per approfondire in italiano
sul quaderno speciale di liMes: Mistero Giappone
troverete un suo intervento: Il sistema iemoto

La Permis De Conduire sta organizzando uno stage in due sezioni con il meastro Umewaka : la prima nei giorni 7-8-9 marzo è aperta ad un max di 30 partecipanti;
la seconda il 10-11-12-13 marzo sarà riservata agli allievi selezionati dal maestro nella prima parte e sarà finalizzata all'allestimento dell'atto unico "Italian Restaurant" al teatro Agorà il 13 marzo.
Nell'ambito dello stage si studierà la contaminazione delle tecniche tradizionali del Noh con la drammaturgia contemporanea.
http://www.corsiditeatro.com/seminario-umewaka/

so che Umewaka sensei terrà anche una conferenza a Bologna
la data tra il 1 ed il 5 marzo
vorrei fornirvi notizie più dettagliate, ma non ci riesco

non riesco ad avere notizie
per cui vi rimando a quello che comunica il sito di Permis De Conduire
sono ancora disponibili 17 posti

per iscriversi occorre versare una quota di 50€
presso gli Uffici della Permis De Conduire,
previo appuntamento telefonico
335 71 02 095 oppure 06 53 27 37 25

nell’ambito del corso di Teatri orientali – prof. Matteo Casari
Mercoledì 3 marzo 2010, ore 17
Teatro nō, una tradizione contemporanea
Incontro con il Maestro Umewaka Naohiko
Umewaka Naohiko (1958), shite professionista di nō appartenente ad una delle più antiche e rinomate famiglie di questo genere performativo, è da anni impegnato in una serie di sperimentazioni teatrali tra tradizione e innovazione. Il maestro Umewaka è inoltre docente presso la Shizuoka University of Art and Culture ed è stato nominato "Ambasciatore speciale per gli scambi culturali" dall’Agenzia Giapponese degli Affari Culturali.
Pur mantenendo costante il proprio impegno e il proprio training nel solco della tradizione, Umewaka Naohiko si è spesso interrogato sul ruolo del corpo in scena, sulla questione della “cattività fisica” – come l’ha definita – cui la tecnica attorica può condurre.
Ideatore e regista dello spettacolo The Italian Restaurant si è proposto, attraverso questo studio teatrale, di dare forma scenica a tali domande percorrendo il sottile discrimine che separa, e unisce, il mondo della finzione e della verità. Ha così esplorato modalità espressive e tecniche che, pur non abiurandole, trascendono quelle del nō riflettendo, inoltre, sul rapporto tra l’attore e il personaggio e sull’utilizzo della maschera nel teatro contemporaneo.

Il maestro Umewaka, partendo dal ruolo dei kata – modelli codificati di movimento e interpretazione –, incontrerà gli studenti del corso di Teatri orientali e il pubblico interessato proponendo una lezioni-dimostrazione del suo magistero.

noraneko ha scritto:

non riesco ad avere notizie
per cui vi rimando a quello che comunica il sito di Permis De Conduire
sono ancora disponibili 17 posti

i posti sono esauriti

noraneko ha scritto:

11 marzo ore 20.00
presso l'TJF
http://www.jfroma.it/homepage.htm
IL TEATRO NOH
a cura di Naohiko UMEWAKA

domani giovedì
anche se l'orario è infelice
spero di incontrarvi all'Istituto giapponese
la conferenza dimostrazione del maestro Umewaka è da non mancare
avendo avuto l'occasione di assistere alle sue lezioni
spero che anche voi possiate godere di questa preziosa occasione

E poi come è andata? Immagino interessantissimo^_^!!

noraneko ha scritto:

per iscriversi occorre versare una quota di 50€
presso gli Uffici della Permis De Conduire,
previo appuntamento telefonico
335 71 02 095 oppure 06 53 27 37 25

una precisazione, perchè richiestami, ho versato 100 euro a Permis De Conduire
per seguire i tre giorni di woorkshop

Kaonashi ha scritto:

E poi come è andata? Immagino interessantissimo^_^!!

partecipare al woorkshop è stato una esperienza che mi ha insegnato molto

la performance all'istituto è stata da grande maestro quale lui è

peccato che insegnanti di levatura di molto inferiore alla sua
vengano trattati con maggior rispetto

noraneko ha scritto:

La Permis De Conduire sta organizzando uno stage in due sezioni con il meastro Umewaka ...la seconda il 10-11-12-13 marzo sarà riservata agli allievi selezionati dal maestro nella prima parte e sarà finalizzata all'allestimento dell'atto unico "Italian Restaurant" al teatro Agorà il 13 marzo.

sciatteria e mancanza di rispetto sono state le caratteriistiche degli organizzatori dello stage
menzione a parte per claudio (caiolo mi ha datto il suo meishi http://www.myspace.com/caiolocla) ha fatto veramente un buon lavoro con le luci nonostante le difficolà

dei giovani attori un paio sono stati bravi

Kaonashi ha scritto:

E poi come è andata? Immagino interessantissimo^_^!!

la conferenza è stata propedeutica alla dimostrazione pratica, mi hanno fatto notare che forse sarebbe stato più interessante se la traduzione fosse stata dal giapponese all'italiano e non dall' inglese e con minor volume l'audio del trailer di "italian restaurant"

MA
la performance di Umewaka Naohito è indescrivibile sia per la tecnica che per le emozioni scatenate

Ottimo speriamo allora venga presto anche a Milano

E' vero, la conferenza avrebbe avuto più significato se fatta in giapponese- traduzione italiano: la sonorità della lingua giapponese avrebbe introdotto ancora meglio quel quarto d'ora incredibile di Teatro. Avevo riletto l'artocolo di "Mistero Giappone" più per entrare nello spirito che nei dettagli della Cosa.
Poi ho assistito (dopo la conferenza cadenzata quasi come un Mantra introduttivo) a quel quarto d'ora che non mi viene di chiamarlo "recita" o "esibizione" né tantomeno "performance" e ci sono entrata dentro, e ho visto al posto del viso del Maestro una maschera, un'astrazione, un corpo diventato altra cosa, e in tutt'uno con la sonorità della voce...un'esperienza che fatico a descrivere scrivendo.
Poi il giorno dopo ho ripreso in mano il libro di Matteo Casari sul NO, ne ho letto due righe due e l'ho richiuso, perché quello che avevo visto, il quarto d'ora di Umewaka, mi è arrivato dove nessun libro può.
Diverso il discorso dell'articolo su "Mistero Giappone" proprio perché paradossalmente tratta del sistema delle Scuole piuttosto che del Teatro NO in sé.
Sono molto contenta di esserci stata.

Incontro molto bello, mi e' piaciuto e mi ha lasciato molto curioso.
Prima volta che vedo il Noh, e considerando che questa era solo una dimostrazione vorrei proprio avere modo prima o poi di vedere una opera completa. Mi chiedo, quanto della "coreografia interiore" possa percepire senza sapere la lingua.

Ah e mi chiedo da quasi una settimana.

Ma quando il maestro ha detto "occhi davanti e kokoro dietro le spalle".
Cosa intendeva?

ho cercato in giro...
e ho trovato questo:

Kokoro or shin (both 心): Defined as "heart," "mind," or both. The kokoro of noh is that which Zeami speaks of in his teachings, and is more easily defined as "mind." To develop hana the actor must enter a state of no-mind, or mushin.
se Hana e' inteso lo stato principe di recitazione, allora lasciarsi alle spalle la mente potrebbe voler dire entare in mushin. Ma gli occhi? Davanti intesi come stato vigile di massima concentrazione? Sob... come vorrei aver avuto il tempo di chiederglielo...

Tx ha scritto:

Mi chiedo, quanto della "coreografia interiore" possa percepire senza sapere la lingua.

ciao Tx inizio dalle domande facili per poi approdare, per quello che posso,
a "occhi davanti e kokoro dietro le spalle".
ho assistito a svariate rappresentazioni di noh in Giappone e la percezione c'è nonostante che non si conosca la lingua

Tx ha scritto:

Sob... come vorrei aver avuto il tempo di chiederglielo...

il sensei era provato dalle prove, avendolo conosciuto in occasione di Mistero Giappone, a lui devo l'articolo sul sistema Iemoto, sarebbe stato ben lieto di poter rispondere alla tue domande.

Ciao noraneko!

noraneko ha scritto:

Tx ha scritto:

Mi chiedo, quanto della "coreografia interiore" possa percepire senza sapere la lingua.

ciao Tx inizio dalle domande facili per poi approdare, per quello che posso,
a "occhi davanti e kokoro dietro le spalle".
ho assistito a svariate rappresentazioni di noh in Giappone e la percezione c'è nonostante che non si conosca la lingua

Immaginavo infatti... perche' gia' quello che ha fatto vedere il sensei mi ha lasciato incollato alla sedia. Ho visto che manu citava un libro sul noh che e' dotato di DVD, cerchero' di vederlo! anche se mi aspetto un pallido riflesso di quello che potrebbe essere...

noraneko ha scritto:

Tx ha scritto:

Sob... come vorrei aver avuto il tempo di chiederglielo...

il sensei era provato dalle prove, avendolo conosciuto in occasione di Mistero Giappone, a lui devo l'articolo sul sistema Iemoto, sarebbe stato ben lieto di poter rispondere alla tue domande.

si, ma infatti me lo immaginavo... peccato, ma capisco bene che fra le prove massacranti, lo spettacolo di sabato e la stessa recitazione della serata stessa, non era il caso... quello che e' certo e' che, per quanto mi riguarda, mi ha lasciato molto. Devo farmi un giro nella biblioteca del centro

Grazie fin da subito per qualsiasi delucidazione

ciao Tx
ho partecipato allo stage e questo è quello che il maestro ha spiegato
...Dobbiamo provare a pensare di dividere il corpo in due parti: una anteriore e una posteriore.
La parte anteriore, quella che normalmente si rivolge al pubblico, è la parte del corpo di un attore che apparentemente deve essere privilegiata per “interfacciare” con lo spettatore (così infatti accade nel teatro tradizionale occidentale), questo però non accade nel teatro Noh.
Nel teatro Noh, la parte che governa l’energia, il movimento e la presenza sulla scena è la parte posteriore, la schiena e soprattutto la nuca. I movimenti sul palco sono quasi “spinti” da una forza invisibile che proviene da dietro, dalla schiena. Lo sguardo, quando l’attore osserva, parte da dietro: dalla nuca, non dal davanti e dagli occhi.
L’energia che muove il tutto è dunque un tipo di energia “interna”, inespressa, tipica delle arti marziali; per questo si può configurare quest’antica forma di teatro tradizionale giapponese proprio all’interno di quest’ambito di discipline corporee e “dirette” verso qualcuno.

noraneko ha scritto:

La Permis De Conduire sta organizzando uno stage in due sezioni con il meastro Umewaka : la prima nei giorni 7-8-9 marzo è aperta ad un max di 30 partecipanti;
la seconda il 10-11-12-13 marzo sarà riservata agli allievi selezionati dal maestro nella prima parte e sarà finalizzata all'allestimento dell'atto unico "Italian Restaurant" al teatro Agorà il 13 marzo. /

Non essendo potuto venire all'istituto, ho provato ad assistere ad Italian Restaurant, ho fatto una lunga fila, diverse persone sono andate via perchè non hanno potuto acquistare il biglietto ( non mi aspettavo di dover fare la tessera 10 euro il biglietto+2 euro di tessera e per questa ragione c'era la fila), abbiamo aspettato circa 30 minuti senza che nessuno ci avvertisse del perchè del ritardo dell'inizio dello spettacolo, entrato la hall uhmmm forse 40 posti era a ridosso del palcoscenico, c'era anche cattivo odore
finalmente lo spettacolo è iniziato: l'atto ideato da Umewaka l'ho trovato interessante anche se alcune scene mancavano totalmente di luce

vi propongo un articolo sullo spettacolo recensito dal messaggero

recensione sul messaggero

itadakimas ha scritto:

( non mi aspettavo di dover fare la tessera 10 euro il biglietto+2 euro di tessera),

anche io non sapevo che l'Agorà fosse una associazione culturale da qui il dover fare la tessera

steve,
grazie mille della spiegazione!! Avevo interpretato male e rischiavo di prendere fischi per fiaschi! Credo che mi passero' una bella mattinata fra gli scaffali della sezione teatro!

Tx ha scritto:

steve,
grazie mille della spiegazione!! Avevo interpretato male e rischiavo di prendere fischi per fiaschi! Credo che mi passero' una bella mattinata fra gli scaffali della sezione teatro!

buona lettura anche da parte di steve
qualche testo sul noh lo trovi recensito sul forum
altrimenti puoi cercare su anobii/clan oda
http://www.anobii.com/search?s=1&productType=0&keyword=teatro+no+&search=Cerca

Volevo precisare che non sono andata a vedere la rappresentazione del Maestro perché, dopo aver sentito da Paola e Steve le descrizioni di tutta la faccenda (dagli ambienti slabbrati con luci fulminate, aria da "teatro off" senza essere questa l'occasione adatta, e questo lo dico avendo esperienza di ambienti dove si lavora con l'arte), ho decisamente preferito assistere al "pezzo" del Maestro senza averne inquinata la visione, e questo proprio per rispetto alla altissima Arte di Umewaka fatta di subliminali dettagli, sicuramente fraintesi dagli organizzatori dello stage.

con manu ieri parlavamo di contaminazioni
forse può interessare anche a voi che:
Umewaka ha composto e coreografato anche il The Baptism of Christ che ha rappresentato davanti al Papa mi pare nel 1988

domenico del rio era un noto vaticanista
questo un suo articolo su repubblica del 1984
dove spiega la relazione tra noh e cristianesimo
Coma al solito, il merito fu dei gesuiti. Furono, infatti, i missionari della Compagnia di Gesù, arrivati in Giappone 400 anni fa, a rendere nota, per primi, in Europa l' esistenza del teatro Noh. Ne parlano nelle loro relazioni inviate a Roma dal paese del Sol Levante. Non meraviglia, dunque, che il famoso teatro giapponese vada a finire, questa sera, nei giardini della villa pontificia di Castelgandolfo a godimento del papa e dei suoi ospiti. I gesuiti, sempre lesti ad approfittare di tutto "Ad maiorem Dei gloriam", capirono che il teatro poteva essere uno dei mezzi più efficaci per la penetrazione del cristianesimo in Giappone. Del resto, allora, non furoreggiava in Spagna il grande teatro religioso barocco di Lope de Vega e di Calderon de la Barca? E così, già nella seconda metà del ' 500, in Giappone, i missionari allestirono, nelle chiese, drammi secondo lo stile del teatro Noh, con trame desunte da episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. I lunghi periodi di persecuzione che seguirono fecero entrare il cristianesimo in clandestinità e scomparirono quindi quei singolari Noh cristiani. Soltanto dopo l' ultima guerra mondiale, nel 1949, unitamente a un notevole sforzo di espansione cattolica in Giappone, la Chiesa ritornò ad occuparsi del teatro. A Tokyo fu fondato un "Comitato commemorativo del teatro Noh cristiano". Ne facevano parte cattolici e protestanti...

manu ha scritto:

dagli ambienti slabbrati con luci fulminate, aria da "teatro off" senza essere questa l'occasione adatta

resta un quesito il perchè delle scelta ma sinceramente ( viste le trascorse esperienze raku che tu conosci bene ed il perchè e chi mi ha coinvolto in questa vicenda per cui ho cercato di essere di qualche aiuto ad umewaka sensei, anche se a volte ho avuto la sgradevole sensazione di dare molto fastidio) preferisco restarne fuori

sarebbe comunque utile il recupero di quei testi che sono comunque un'importante testimonianza storica

Kaonashi ha scritto:

sarebbe comunque utile il recupero di quei testi che sono comunque un'importante testimonianza storica

ora vengono rappresentati