Shimamoto Shozo

Shozo Shimamoto. Samurai, acrobata dello sguardo


La mostra è una retrospettiva dell'artista giapponese Shozo Shimamoto
che si propone di documentare antologicamente e cronologicamente il
percorso artistico del maestro dalle prime opere fino alle più recenti
performances.
"Un colore senza materia non esiste. La bellezza della materia deve
sopravvivere anche alla forzatura del pennello. Solo attraverso
screpolature ed erosioni o magari una mutazione di colore sopravvenuta
inaspettatamente possiamo scoprire la bellezza intrinseca nelle
sostanze coloranti."

Museo di Arte Contemporanea Villa Croce
Via J.Ruffini 3
16128 Genova (GE)
telefono 010 580069
www.museovillacroce.it

hmm visto che dura da metà novembre ai primi di marzo forse riesco ad andarci

Ci sono andato .. la mostra è collocata nella Villa Croce non lontano dalla zona dell'ospedale Galliera, quasi in una villa dentro un parco,
le opere non sono molto numerose, ma hanno un loro effetto scenico per quel dilagare dei colori che viene esposto e mostrano molto bene la concezione artistica dell'autore della necessità di affrancare la capacità espressiva del colore dalla volontà cosciente dell'artista...Vengono mostrate opere delle diverse fasi artistiche , dal periodo dei buchi, quando la tecnica consisteva nel fare scolare il colore da diversi strati di carta sulla tela, al periodo Uzumaki dove con l'imbuto si otteneva l'effetto del vortice e della spirale di colori diversi che si riflettevano sulla tela. Si mostrava poi che le composizioni non coinvolgevano più soltanto le tele, ma anche oggetti comuni o copie di oggetti d'arte, come un putto, una copia della Venere di Milo, un pianoforte a coda, che venivano letteralmente bombardati di 'olore ed alla fine anche i bicchieri di carta ed i cocci di bottiglia diventavano parte integrante dell'opera d'arte. Veniva poi mostrato come il percorso artistico si sia evoluto nel realizzare sempre più composizioni che avevano il carattere della kermesse, dato che la realizzazione dell'opera diventava un vero spettacolo interattivo, di cui si portava l'esempio delle esibizioni mostrate a Napoli e nella costa sorrentina; nella realizzazione delle opere si realizza una sorta di pantomima dove vengono coinvolte comparse e spettatori a lanciare colori e cocci su superfici sempre maggiori di dimensione realizzando un considerevole effetto spettacolo per la festa cromatica che ne deriva. In sostanza una mostra che merita di essere vista, ma che fa pensare su una possibile dissociazione tra l'effetto artistico ed il talento personale, proprio per la concezione di arte che è sottostante le opere realizzate dall'artista.