primavere italiane

aperta al Museo dell'Arte Occidentale di Ueno la mostra "Mito e immagine di una Dea dall'antichità al Rinascimento" imperniata sulla Venere di Urbino del Tiziano, durerà fino al 18 maggio

stralcio dell'intervista al direttore degli Uffizi Antonio Natali
Dopo l'Annunciazione di Leonardo, un altro capolavoro custodito agli Uffizi, la "Venere di Urbino" di Tiziano, se ne va in Giappone. Era indispensabile?

Non parlo volentieri di questo prestito. Avevo stilato un elenco di 23 opere che non dovrebbero uscire mai dagli Uffizi, perché sono quelle che ciascun visitatore si aspetta di trovare. La "Venere di Urbino" era l'unica opera di Tiziano presente nell'elenco. Questo elenco è stato inoltrato dalla Sovrintendente Cristina Acidini al Ministero, ma non c'è stato un riscontro ufficiale e quindi personalmente non lo posso diffondere. E sarò disponibilissimo ad accettare ogni suggerimento per allargare la lista anche altre opere. Credo che l'approvazione di questa lista presupponga un comportamento conseguente. Ritengo inoltre indispensabile che, perché vi sia un'efficacia della legge, ogni museo stili un suo elenco, che deve essere approvato. Una volta approvato credo che le deroghe non siano ammissibili. 23 opere sono veramente il minimo per ottemperare alle disposizioni. La lista prescinde dai principi che dobbiamo seguire per autorizzare i prestiti e comprende solo opere qualificanti per gli Uffizi, quelle che ogni visitatore della Galleria ha il diritto di trovare.


alcune delle 23 opere:
l'Annunciazione di Simone Martini, all'Adorazione di Gentile da Fabriano, la Madonna e Sant'Anna di Masaccio, la Pala di Domenico Veneziano, la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, i ritratti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza di Piero della Francesca, la Venere e la Primavera di Botticelli, di Raffaello la Madonna del cardellino e il Ritratto di Leone X, la Madonna del collo lungo di Parmigianino, la Medusa di Caravaggio, il Tondo Doni di Michelangelo

noraneko ha scritto:

Non parlo volentieri di questo prestito. Avevo stilato un elenco di 23 opere che non dovrebbero uscire mai dagli Uffizi, perché sono quelle che ciascun visitatore si aspetta di trovare.
alcune delle 23 opere:
l'Annunciazione di Simone Martini, all'Adorazione di Gentile da Fabriano, la Madonna e Sant'Anna di Masaccio, la Pala di Domenico Veneziano, la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, i ritratti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza di Piero della Francesca, la Venere e la Primavera di Botticelli, di Raffaello la Madonna del cardellino e il Ritratto di Leone X, la Madonna del collo lungo di Parmigianino, la Medusa di Caravaggio, il Tondo Doni di Michelangelo

Credo che sia il minimo dovuto a chi arriva a Firenze, paga il biglietto di ingresso agli Uffizi poter ammirare le opere citate dal Direttore della Galleria.

credo che ci si stia cominciando ad approfittare del precedente dell'Annunciazione, ma trasferte del genere se si devono fare devono essere l'eccezione non la regola annuale, ogni viaggio è un riischio e comunque si devono tutelare i turisti presenti in Italia, i quali essendo in dubbio di trovare quello che cercano potrebbero anche scegliere di non venire

Si è tenuto nei giorni scorsi l’incontro tra i vertici del Museo Egizio di Torino e le delegazioni giapponesi di The Asahi Shimbun, Fuji Television, Toei Company, Tokyo Studio Co per definire i termini dell’accordo che porterà 150 reperti del Museo in mostra nelle cinque principali città del Giappone per un anno intero.
La mostra, dal titolo L’Antico Egitto a Torino, è stata resa possibile dal grande impegno della Direttrice Eleni Vassilika, con il sostegno del Presidente Alain Elkann, e organizzata da The Asahi Shimbun, Toei Company Ltd, casa di produzione cinematografica e la Fuji Television
L’iniziativa darà vita ad una mostra itinerante che toccherà Tokyo (1 agosto – 4 ottobre 2009), Sendai (24 ottobre – 23 dicembre 2009), Fukuoka (5 gennaio – 7 marzo 2010), Kobe (20 marzo – 30 maggio 2010) e Shizuoka (12 giugno – 22 agosto 2010).
La particolarità dell’esibizione sta nel suo “duplice soggetto”: da un lato i visitatori avranno diretto contatto con l’arte e la cultura dell’Antico Egitto, dall’altro andranno a scoprire le peculiarità di un museo unico nel suo genere come il Museo Egizio di Torino, che si distingue da altre collezioni Egizie presenti in Europa come quelle del British Museum o del Louvre.
il progetto rientra nelle manifestazioni previste per “Italia – Giappone 2009”

questo programma conferma purtroppo i miei dubbi, francamente un giro così impegnativo può essere rischioso per reperti antichi e delicati, che richiedono comunque molta cura nel trasporto, ma non bastavano due città? Forse con una campagna di marketing meglio studiata si potevano avere quasi altrettanti benefici in termini di richiamo turistico..